COLOMBA DI SALVEZZA
O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è Leggiadro. (Cantico dei Cantici 2, 14)
Dall’arca che galleggiava sulle acque del diluvio furono fatti uscire dapprima un corvo e poi una colomba. Il corvo non tornò più, la colomba tornò recando un ramoscello d’ulivo. Allora gli uomini compresero che potevano aprire l’arca e cominciare una nuova esistenza. Quella colomba sta a simboleggiare Maria, cosi come il ramoscello d’ulivo sta a simboleggiare il Signore Gesù, colui che ha rappacificato il cielo e la terra. Il cammino di pace dell’umanità è segnato da Maria, la «colomba» che ci porta la pace di Dio, la sua protezione, la sua benedizione, il suo amore, la sua grazia. Il cammino di pace dell’uomo è preparato da Maria, la donna sul cui capo si posò, prima che su tutti gli altri, la «colomba» dello Spirito, la Persona della Santissima Trinità che presiede alla piena trasformazione dell’uomo in creatura nuova, in Cristo. Così era stato a Nazaret, così fu nel Cenacolo di Gerusalemme dopo la ascensione di Gesù, quando lo Spirito discese su quanti erano radunati con Maria. E lo splendore di Maria, «colomba di salvezza» è il riverbero dello splendore dello Spirito che tutti illumina ed irraggia con la sua luce.
Itinerario Mariano tratto da “Con Maria amabile Maestra” di don Nicola Giordano – Edizioni Vivere in
