Custodire il corpo o affinare lo spirito?
Che cos’è più facile: custodire puro il proprio corpo o affinare il proprio spirito? E cos’è più facile: la grazia o il peccato? Gli antichi erano soliti dire: mente sana in un corpo sano. E sottolineavano l’importanza della cura del corpo per rendere sempre più efficiente lo spirito.
Forse potremmo ribaltare la frase e dire che il corpo sarà sano solo se avrà uno spirito sano. Così, più che preoccuparci della cura del corpo, dovremmo preoccuparci della cura dello spirito. Lo spirito, infatti, è la forza che spinge ad agire. Se la spinta è forte ed efficace, il corpo viene quasi trascinato e diventa docile e fedele. Dovremmo educare molto lo spirito, dovremmo affinarlo, ingentilirlo, arricchirlo, impreziosirlo di tutti i doni che ci vengono da Dio: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio. Dovremmo riempirlo di certezze incrollabili, come quella della presenza costante e vitale di Dio nella nostra vita. Anche il corpo, in tal modo, seguirebbe la via della prudenza, della giustizia, della bontà.