Immaginiamo di essere oggi invitati e spettatori mentre si consuma il banchetto pasquale. Concentriamoci nell’osservare ogni gesto. Rendiamoci consapevoli di essere stati invitati.
Il primo protagonista è il Padre: “E’ lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto” (Col 1, 13) e: “Piacque a Dio, il Padre, di riappacificare con il sangue della croce le cose che stanno sulla terra e quelle dei cieli” (Col 1, 19-20).
L’attore principale è Gesù. «Nella notte in cui veniva tradito, Egli prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: “Questo è il mio corpo che è per voi; fate questo in memoria di me”. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete, in memoria di me”. Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga» (1 Cor 11, 23 ss.).
Il terzo protagonista è lo Spirito Santo: l’ardente fuoco di amore che manda tutta la potenza dell’Amore divino sulla umanità intera che, dopo aver mangiato quel Corpo e bevuto quel Sangue, raggiunge la conformità voluta da sempre dal Padre onnipotente, fonte di ogni bontà.
Se ci si comporta da semplici spettatori si corre il rischio di essere cacciati via dalla sala del banchetto. Rivestiamo l’abito di nozze, l’abito del vero Amore.
Essere protagonista oggi nella Tua vita, è il mio desiderio, Gesù. Insegnami la dimensione del farmi ostia viva, santa, immacolata con te per il Padre e il mondo intero!
(don Nicola Giordano – “Gloriarsi in Cristo con Paolo – Cammino Quaresimale; Edizioni VivereIn, 2009)