Messaggio di Amore – Mercoledì delle Ceneri

versione stampabile

La decisione del gran Consiglio e il tradimento di Giuda

Vogliamo, da oggi, dedicarci alla commemorazione del Grande Amore di Gesù per l’intera umanità, sia per quelli che lo amano, che per quanti non lo amano.

Gesù, il Figlio dell’uomo, come Egli stesso amava proclamarsi, venne sulla terra per attestare il suo grande Amore di Amico, Fratello, Sposo.

Il Padre lo amò da sempre e lo ama sempre gradendo la sua perpetua offerta sacrificale per l’intera umanità, anche per quelli che non lo conoscono, non lo amano e non credono in Lui.

Per noi questo tempo è sempre il tempo della immensa gioia.

Noi che crediamo in Dio dobbiamo essere certi che Gesù, proclamandosi “buon Pastore”, è sempre in attesa della pecora smarrita.

Noi tutti, singolarmente, dobbiamo credere in questo suo annunzio e dobbiamo gioire e far gioire pensando che Gesù ci aspetta come “pecora smarrita per celebrare la grande Cena nel momento finale della Celebrazione solenne nel giorno della sua risurrezione”.

La grande Pasqua è la certezza che Gesù ci libererà dal peccato, ci nutrirà con la sua Carne e ci inebrierà col suo Sangue.

Vivremo con questo stato d’animo tutta la Quaresima, come contando, con gioia, i giorni che mancano alla grande Festa. Quel giorno quando Gesù vorrà lavare i nostri piedi per renderci pienamente puri e belli, ci inviterà a partecipare al banchetto, ci donerà il suo Corpo e ci farà gustare la incantevole forza del suo amore.

È il messaggio che vorrei diffondere insieme a tutti quanti voi e soprattutto con quanti non hanno ancora compreso la preziosità di questo grande amore divino.

Il messaggio deve significare:

* non aderire ad altri consigli

* non seguire il tradimento del povero Giuda.

Ricordiamo il momento della riunione del grande Consiglio di uomini che si ritenevano saggi ed importanti ma, purtroppo, giunsero a deliberare la morte di Gesù.

Gesù era il Messia che avrebbe risollevato tutta la sua nazione e il mondo intero da ogni schiavitù.

Gesù è sempre il Messia, ieri e oggi.

Egli è l’unico Salvatore del mondo intero.

Giuda, per consegnare Gesù nelle mani dei grandi ipocriti e traditori, aveva accettato la minima ricompensa di trenta denari.

Noi tutto questo non dobbiamo volerlo.

Vorremmo meditare su queste premesse.

Non daremo grande risalto alle nostre idee, per soffermarci soprattutto sul valore del banchetto che può, per sempre, soddisfare tutti i nostri aneliti, le aspirazioni, i desideri.

Da sempre tanti uomini hanno pensato e desiderato di essere come Dio.

Tanti uomini hanno immaginato, sperato di essere onnipotenti, saggi, forti, sempre come Dio.

All’inizio di questo tempo particolare di fede e di amore, dopo tanta storia umana, tante guerre, tante profonde immaginazioni, siamo invitati a partecipare, preparandoci degnamente a nutrirci del pane prodotto con le nostre mani e del vino, divenuti Corpo e Sangue di Cristo, l’atteso Messia liberatore e santificatore, nato dalla “Donna” Maria.

Colui che ci invita e ci chiama è il Figlio di Dio, l’Onnipotente,

l’“Amante” che, dopo l’esperienza di vita umana non compresa e non accettata da tutti gli uomini,

tollerò di essere trattato come “infame” e si fece crocifiggere, pur essendo consapevole di potenza e di unica e singolare grandezza divina.

Così vogliamo rivivere tutta la Quaresima: per gridare il “canto di gioia” immensa nel mondo intero, con tutti gli uomini dovunque e comunque viventi nell’universo.

In un nostro messaggio settimanalmente potremo rileggere e immergerci nella certezza dell’amore divino.

Affermando questa decisa nostra convinzione, dobbiamo addentrarci nel grande “mistero di amore” per il mondo intero che Gesù ha già seguito e comunicato a tanti pensatori saggi e buoni, da oltre due millenni.

Nessuno presuma di porsi come luce.

L’Autore della luce è l’unico vero illuminatore, Gesù, con tutta la sua potenza, la sua sapienza, il suo amore.

La Quaresima di quest’anno 2017 dobbiamo proporla a noi per primi e a tutti gli amici e conoscenti, anche se non credenti, come tempo del grande amore di Dio per noi.

In questo tempo possiamo o dobbiamo giungere a maggiore intimità di fede, di amore, di fedeltà a Lui, l’Amato di nostra vita.

Torniamo a pensare a quegli uomini, vissuti prima di noi, veri amanti di Dio che, come autentici cristiani, volevano ascoltare e vissero tutte le parole insegnate da Gesù.

Il nostro primo messaggio riguarda:

la nostra decisione a seguire Gesù, l’Uomo di straordinaria potenza, che era ed è il Dio che rifà nuove tutte le cose, non in conformità ai desideri umani, ma in piena unione con Dio Padre e lo Spirito Santo.

Nessuno può dare consigli a Dio.

Tutti dovremmo rimetterci nell’ascolto e nella pienezza della nostra adesione alla sua volontà. Difficilmente qualcuno, in tutto il mondo, vorrà diventare esecutore della divina volontà.

Il rinnovamento non può essere attribuito agli uomini.

Se l’umanità non si converte a Gesù, l’unico vero Dio e Figlio dell’uomo, non possiamo neppure pensare che siamo o potremo essere pienamente simili a Lui, al quale gli uomini chiedono sempre qualcosa di nuovo, i nuovi “segni”.

La nostra supplica e speranza è ottenere da Dio che Egli voglia ispirarci a seguire il suo volere, i suoi sogni, le sue attese.

Tutto quello che non è conforme alla sua volontà, diventa nostra illusione o strano atteggiamento di fede.

Vogliamo augurarci che, come Egli vuole, noi uomini diventiamo

* pienamente “amanti suoi con l’aiuto dello Spirito Santo e del suo Figlio, la somma Sapienza fattasi profondamente Uomo”

* ed eseguiamo sempre tutto quello che è conforme alla sua volontà.

Se non ci convertiamo aderendo a questa dimensione di figli amati, non potremo dire che anche le nostre preghiere o penitenze quaresimali sono valide dinanzi al volere e alla sapienza di Dio nel mondo intero.

Oggi, inizio di Quaresima, vogliamo ripetere a Gesù, con profonda umiltà: “Se tu vuoi, puoi guarirci” e soprattutto trasformare le menti, i cuori di tutti gli uomini.

Gesù risponde: “Io lo voglio, ma tu sii fedele alla promessa di essere e comportarti sempre come sincero e autentico figlio di Dio”.

È questo il primo messaggio di amore e di fedeltà.

Nicola Giordano

Potrebbe interessarti