Il 15 Agosto la Chiesa festeggia la solennità dell’Assunzione di Maria Vergine al cielo e la inserisce nella dinamica del mistero della salvezza operata da Gesù Cristo. Certi della sacralità dell’uomo, voluto ad immagine di Dio, noi guardiamo Maria come il compimento del progetto divino sulla creatura umana e modello visibile per tutti. In Maria noi contempliamo la realtà di gloria a cui è chiamato ciascuno di noi.
Lei, infatti, “è simbolo e anticipo della umanità trasfigurata dalla grazia, modello e sicura speranza” (Orientale Lumen, 6) per tutti gli uomini di tutti i tempi, chiamati alla conformità nella ricapitolazione in Cristo. In questo dinamismo non solo l’umanità, ma anche “la realtà cosmica è convocata al rendimento di grazie, perché tutto il cosmo è chiamato alla ricapitolazione nel Cristo Signore. Si esprime in questa concezione un equilibrato e mirabile insegnamento sulla dignità, il rispetto e la finalità della creazione” (OL, 11).
L’esperienza della nostra fragilità, la consapevolezza e la tristezza dei nostri vissuti, intrisi spesso di sofferenza e di dolore possono indurci a non alzare lo sguardo verso questa visione luminosa del nostro destino e a non considerare quanto siamo preziosi agli occhi di Dio, e per questo destinati alla felicità e alla risurrezione.
Maria rappresenta intanto per noi quel “balzo in avanti dell’umanità” necessario e urgente per uscire dalla sofferenza del tempo presente, e “leggere con gioiosa ammirazione il mistero dell’universo, che parteciperà insieme a noi della pienezza senza fine” (Laudato si’, 243).
“Vivere In” sin dal suo sorgere, ha voluto costruire la sua attività apostolico-missionaria anche su questa idea portante: in Maria vede la prima creatura umana, e con lei tutta l’umanità, destinata alla gloria celeste, in una visione antropologica positiva, alimentata dall’infinita potenza dell’amore di Dio Creatore e Redentore.
“Vivere In” legge la solennità come Festa della Sacralità Cosmica perché crede che a questo destino parteciperà tutta la creazione.
Con Papa Francesco condividiamo mentre accogliamo la sua esortazione:
La festa dell’Assunzione di Maria è un richiamo per tutti noi, specialmente per quanti sono afflitti da dubbi e tristezze, e vivono con lo sguardo rivolto in basso, non riescono ad alzare lo sguardo. Guardiamo in alto, il cielo è aperto; non incute timore, non è più distante, perché sulla soglia del cielo c’è una madre che ci attende ed è nostra madre. Ci ama, ci sorride e ci soccorre con premura. Come ogni madre vuole il meglio per i suoi figli e ci dice: “Voi siete preziosi agli occhi di Dio; non siete fatti per i piccoli appagamenti del mondo, ma per le grandi gioie del cielo”. Sì, perché Dio è gioia, non noia. Dio è gioia. Lasciamoci prendere per mano dalla Madonna… Lasciamoci attirare dalla bellezza vera, non facciamoci risucchiare dalle piccolezze della vita, ma scegliamo la grandezza del cielo. La Vergine Santa, Porta del cielo, ci aiuti a guardare ogni giorno con fiducia e gioia là, dove è la nostra vera casa, dove è lei, che come madre ci aspetta (Francesco, Angelus 15 Agosto 2019).
Adoperiamoci a vivere l’oggi della nostra vita costruendo e realizzando positività di sguardo, di relazioni e di condivisioni come piccole tessere della positività universale.