Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione.
Quando si intraprende un cammino non basta soltanto riempirsi di entusiasmo; occorre far leva sulla costanza e sulla coerenza. I bei desideri, spesso, sono come palloncini vuoti ed in balìa del vento. Ci fu un giovane, buono nel suo carattere e buono nel suo impegno, che si era innamorato di Gesù e lo voleva imitare. Sembrava sincero nei suoi desideri. Si recò anche da Gesù per interrogarlo. Non è vero che i desideri grandiosi sono sempre frutto di orgoglio. Possono essere anche voci segrete dello Spirito che vuole farci intuire come sublimare il nostro spirito, prendendo il largo, lontano dalla stanca quotidianità. Quel giovane era sincero. Gesù, che scruta i cuori degli uomini e conosce tutti i più segreti pensiero dello spirito umano, provò compiacenza e gli rispose con grande amore presentandogli il cammino di perfezione in tutte le sue tappe. Gli propose l’osservanza dei primi gradini, l’ubbidienza alla legge. Quel giovane dichiarò che era stato sempre fedele alla legge. Poi Gesù gli parlò del maggiore impegno, cioè di vendere tutto e di mettere solo lui al centro della nostra esistenza. Ma, purtroppo, quel giovane non capì e si allontanò e Gesù non lo condannò; Egli ripete sempre la stessa frase: “Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno”. In effetti quel giovane non comprese la profondità e la sublimità della risposta di Gesù e, certamente, fraintese quello che Gesù gli voleva dire. Gesù non chiede la fuga dal mondo o la condanna delle ricchezze. Non ha mai voluto rinchiudere l’umanità dietro le sbarre di un cancello. Non ha mai messo le bende sugli occhi né ha fasciato il suo cuore. Ha dischiuso, aperto, allargato gli orizzonti, ha voluto far capire che c’è una ricchezza somma che sta nel profondo del cuore e consiste nel tendere al sublime. Il sublime coincide con la totale povertà fino ad essere come Lui: estremamente povero, umile, ubbidiente. Le ricchezze Egli le possiede ma non le usa ed è pronto a donarle agli altri. Questo è il messaggio di Gesù. Se qualcuno chiude il suo cuore o si trincera nelle proprie ricchezze non potrà mai sognare mondi nuovi e, soprattutto, non potrà mai innamorarsi dell’estrema povertà del Dio onnipotente e grande. L’amore non è un commercio di interessi ma una esigenza di intimità.
Se riuscirò ad innamorarmi di Dio non troverò alcun ostacolo sulla mia strada e riuscirò a superare tutto. I tesori di questo mondo non sono neppure una goccia dell’oceano dei tesori celestiali.
Cammino quaresimale tratto da “Quaresima: fissare lo sguardo in Gesù“ di don Nicola Giordano – Edizioni Viverein