La misura dell’intelligenza dell’uomo si valuta dalla sua capacità di sapersi inchinare davanti al grande mistero dell’Amore divino nel quale ogni essere vive. Non si può scandagliare l’Immenso e Indicibile Signore Dio, Padre infinitamente buono. Occorre, perciò, immergersi nella vera contemplazione e nel vero amore. Contemplazione che è sublimità di atto di fede, senza reticenze e senza indugi. Amore che è autentico abbandono. L’amore è vero se è estremamente puro, senza interessi, senza dubbi, senza tentennamenti. Maria santissima, come donna, ha vissuto la pienezza dell’amore. Nella totale purezza del suo essere ha potuto diventare degna dimora dell’Altissimo. E tutti possiamo imitarla.
Primo Giorno: IL SALUTO A MARIA
… l’angelo Gabriele fu mandato da Dio… a una vergine… Entrando da lei, disse «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». (Luca 1, 26-28)
Immaginiamo, per un momento, il saluto a Maria. Si mosse il cielo per recarle il saluto! È giusto che ci muoviamo tutti per recarle lo stesso saluto: quello che le spetta, perché datole dall’angelo a nome di Dio stesso. Il nostro saluto è a te, Vergine Maria, benedetta fra tutte le donne! Il nostro saluto è a te, Vergine Madre, perché hai concepito e partorito il Figlio eccelso. Il nostro saluto è a te, santissima Madre di Dio, perché nel tuo seno si è adempiuto il connubio tra Dio e l’uomo. Il nostro saluto a Maria è dichiarazione di amore, di fedeltà, di ubbidienza, di sottomissione. Non è semplice invocazione, ma riconoscimento che per noi tutti Maria è strada che conduce al cielo, quel ponte umano sul quale tutti possiamo incamminarci per tentare di afferrare Gesù. L’umanità ha bisogno dello stesso seno per vivere in comunione con Dio. Il saluto a Maria, allora, è il primo passo per incamminarsi sulla strada della vita nuova. Strada e porta che dischiude la sala del banchetto nuziale fra Dio e l’uomo è solo la Vergine Madre.
Itinerario Mariano tratto da “Con Maria amabile Maestra” di don Nicola Giordano – Edizioni Vivere in
