Conoscerti, o Dio, è giustizia perfetta, conoscere la tua potenza è radice di vita immortale.
Per giungere alla conoscenza di Dio occorre stabilirsi nella via della illuminazione che è luce che discende dall’alto. Ogni uomo, con la sua intelligenza, può e deve avvicinarsi al Monte di Dio ma non potrà mai fissare pienamente il grande mistero. Gesù disse: “Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e nessuno conosce il Figlio se non il Padre e colui al quale egli lo voglia rivelare”. Ma chi non arriva alla Luce non può stabilirsi nella Luce. Questa illumina sempre ogni uomo. Molti, però, sono quelli che si lasciano accecare dalle loro passioni fondate sull’orgoglio e sulla vanità della mente. Gesù, parlando ai suoi compaesani nella sinagoga di Nazaret, ebbe modo di denunziare la loro incredulità, nel non accogliere lui, il Profeta grande. Gesù, Sapienza divina fattasi carne, a quanti lo accolgono, dà il potere di diventare figli di Dio. Realtà che “non la carne né il sangue possono compiere ma soltanto Dio”. Bisogna accogliere la Sapienza, mettersi alla sua scuola, lasciarsi illuminare interiormente. È un bisogno urgente e vitale per ogni uomo che, diversamente, rischia di cadere vittima del totale annullamento. La conversione più grande che l’uomo deve compiere è accettare Gesù come unico e sommo profeta. Ci sono sempre tanti falsi profeti nella storia dell’uomo. Occorre entrare nella consapevolezza e decisione che non esiste un’altra verità, non esiste un’altra via di salvezza al di fuori di Cristo. Egli è sapienza, fortezza, grazia, potenza, misericordia, amore. Al di fuori di lui non c’è salvezza ed ogni vicenda umana è destinata al crollo totale. Dio non ha avuto nessun consigliere nel momento in cui ha creato il mondo né chiede ad alcuno il sostegno nella conduzione di esso. Bisogna credere in Gesù, unico, vero Dio incarnatosi in Maria Santissima e nato per opera dello Spirito Santo. È evidente che non si può mettere alla pari Gesù con i profeti. Non ci sono né possono esserci altri dei. Non c’interessa l’integralismo religioso. Ci serve una fede integra, assoluta, certa. Bisogna credere con tutta l’intelligenza, la volontà ed il cuore.
Il mio cammino verso di Te, mio Signore e Maestro, oggi si farà docile, attento, umile ed ubbidiente. Fa che io ti conosca e ti sappia capire profondamente.
Cammino quaresimale tratto da “Quaresima: fissare lo sguardo in Gesù“ di don Nicola Giordano – Edizioni Viverein