Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
È certo che l’uomo ha fame e sete. Una fame ed una sete inestinguibili che crescono col passare dei giorni e degli anni. Quanto più lungo e più arduo si fa il cammino sulla terra, tanto più avverte il bisogno del cibo che lo faccia vivere e dell’acqua che gli doni nuove energie. Il Salmista, immedesimandosi in questa condizione di vita, scrive: “O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, di te ha sete l’anima mia, a te anela la mia carne, terra assetata, arida, acqua” (Sal 63, 2). L’uomo non può vivere senza nutrirsi. L’uomo non può vivere senza Dio, alimento essenziale di vita perenne. Necessario è il cibo materiale, ma più necessario è il cibo di Dio, della sua Parola creatrice. L’espressione la parola che esce dalla bocca di Dio sta a significare il Verbo divino, generato dal Padre, la potenza e sapienza somma per mezzo della quale tutto è stato fatto. Nulla può esistere senza di essa. Questa parola che esce dalla bocca di Dio è Gesù benedetto, nato da Maria Vergine per opera dello Spirito Santo. Senza questa Parola l’uomo non può vivere. “Dove andremo noi, Signore, lontano da te? Tu solo hai parole di vita eterna”. Quando Gesù ci ha insegnato a chiedere a Dio il pane quotidiano, ci ha esortati a chiedere l’alimento necessario per la vita, cioè la Parola di Dio, il Verbo di Dio. La vera fame dell’uomo, infatti, non è fame di alimenti materiali, ma fame di un alimento che è Parola di vita che incarna in noi e ci fa vivere. È molto importante convincersi che l’uomo non ha bisogno solo di pane per vivere. La dimensione più propria e vera dell’uomo è quella di un essere che non finisce, non vuole finire ed ha bisogno di vivere. Alla base della infelicità dell’uomo è la carenza della Parola, alimento essenziale per il suo spirito. L’uomo non è struttura semplicemente materiale e non può vivere di solo pane. Il suo animo, la sua identità, hanno bisogno di mangiare la Parola per trasformarsi in Parola. Bisognerebbe alimentarsi quotidianamente della Parola di Dio da studiare con amore e assimilare con gioia.
Oggi porrò particolare attenzione a cercare di ascoltare, comprendere ed attuare quello che il Signore mi dice. Devo nutrire il mio spirito meditando la sua Parola.
Cammino quaresimale tratto da “Quaresima: fissare lo sguardo in Gesù“ di don Nicola Giordano – Edizioni Viverein