L’invito di Gesù a “prendere e mangiare”
significa invito a
mangiare, possedere, fare proprio, assimilare
prontamente per giungere alla piena comunione
come quella dei Tre in uno.
Tutti portiamo in noi stessi
il numero, il volto della Trinità.
Nella commemorazione della Cena pasquale e nel ricordo della manna discesa dal cielo che gli uomini del passato avevano mangiato, Gesù afferma: “Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv 6, 48-50). Il rapporto che Gesù stabilisce è un rapporto di identificazione tra vita e morte, tra il mangiare e vivere o il rimanere digiuni e morire. Non c’è possibilità di leggere o interpretare in altro modo il testo biblico nel suo annunzio perentorio e forte fatto da Gesù all’inizio della sua predicazione nel mondo.
Dopo lo stupore del primo annunzio fatto a gente che aveva assistito alla moltiplicazione dei pani, segue lo sconcerto nella mente e nel pensiero di quanti ascoltano Gesù che stabilisce una identità precisa tra il pane e il suo corpo, il vino e il suo sangue. La gente non accetta quello che dice Gesù un po’ perché, forse, inorridita dal pensiero di dover veramente mangiare le carni del Figlio di Dio.
Il valore metaforico delle parole di Gesù tutti potevano comprenderlo, ma il valore reale delle sue affermazioni riesce scomodo a chi, formatosi con certe convinzioni, sente che deve cambiare profondamente. Gesù è il nuovo pane di vita. Essendo legato a lui il vivere umano, se non si arriva a Gesù e non ci si nutre di lui, non si potrà mai entrare nella vita.
Ma, attenzione! Più che mangiare, occorre assimilare: assimilare Gesù nei suoi sentimenti, nel suo modo di essere, nel suo modo di agire.
Cosa facilissima è la manducazione materiale, cosa difficile è la assimilazione morale.
Ma l’uomo, quando si incontra con Gesù e quando si ciba del pane eucaristico lo mangia o lo assimila?
Cammino quaresimale tratto da “Cammino Quaresimale – Dimensione Eucaristica“ di don Nicola Giordano – Edizioni Viverein