Martedì della Settimana Santa

Ci appare il vessillo del re, ci abbaglia il mistero della croce: colui che ha creato il mondo sta sospeso sul patibolo.

Mettiamo a confronto due realtà e due categorie di persone. Le persone si dividono: da una parte gli amici e dall’altra i nemici. Non ci stupisce che ci siano amici e nemici, ma non possiamo accettare che i nemici trionfino o siano più scaltri degli amici. La realtà, invece, si presenta nel divario di giorno e notte, di amore e odio, di bacio e tradimento. Queste ultime opposizioni riusciamo a capirle e, in qualche modo, a sopportarle. Ci riesce molto difficile accettare la opposizione tra chi viene amato e chi ama e, nel nostro caso, tra l’uomo amato e Dio che ama. Non riusciamo a rimanere indifferenti di fronte al bacio traditore di uno che era stato amato. Al colmo della follia d’amore, Gesù, che è la fonte dell’amore, accetta il bacio di colui che è il simbolo del tradimento e del peccato. In quel momento del bacio, immaginiamo che Gesù avrà sentito su di sé una cappa mortale, una ferita lancinante nel cuore. La lancia del soldato romano darà meno dolore. Il ferro colpisce e uccide. Ma il ferro non ha colpa! Come può uccidere chi è stato amato, chi ha condiviso la mensa? In quel luogo, nel Getsemani, gli amici dormono e fuggono, distruggendo quanto avevano visto, udito, toccato, contemplato, mangiato. La cena pasquale era terminata da poco tempo e tutti avevano gridato allo scandalo di fronte alla possibilità del tradimento. Chi potrà credere alle dichiarazioni di affetto che gli uomini si scambiano e a quelle che indirizzano verso Dio quando poi scappano via e tradiscono? La realtà è che l’Amore fattosi persona, venuto sulla terra per portare misericordia e amore, viene baciato e venduto! Che spiegazione può avere questo contrasto pieno di contraddizione e di ipocrisia nel cuore dell’uomo? Non c’è una spiegazione. L’amore e l’odio non trovano in se stessi una spiegazione. La spiegazione sta solo nella mente dell’uomo che sa amare, se vuole e sa tradire, quando vuole! Triste storia che allontana l’uomo da Dio perché Dio non può non amare. L’uomo, invece, nella sua presunta libertà di azione e di pensiero, facilmente si lascia andare nella contraddizione di odiare ciò che ha amato. Dopo avere detto sì, l’uomo è capace di dire no! È una stoltezza indegna ed assurda quando quel bacio traditore, viene dato al Signore della Vita, al Principe della pace, all’Amore profondo.

Mi sei sommamente caro, Gesù, quando ti vedo baciare il tuo traditore che, in momenti di intimità, ti dichiara il suo amore ma poi torna a baciarti e a consegnarti ai carnefici. Mi pesa questa mia storia. Aiutami ad uscirne per sempre!

Cammino quaresimale tratto da “Quaresima: fissare lo sguardo in Gesù di don Nicola Giordano – Edizioni Viverein

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