Quaresima 2018 – Quinta Domenica

Allora la nostra bocca si aprì al sorriso,

la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.

La gioia è un’aspirazione comune, radicata nell’intimo di ogni creatura: il sorriso è l’espressione più pura di ogni gioia profonda.

Un cuore ripieno di gioia e un volto sempre sorridente è l’augurio che ognuno si fa, come un dono da ricevere e da fare!

Spesso il cuore prova sgomento e il volto si fa triste. Non riesce facile sorridere né sperare. Le speranze legate agli uomini o agli eventi crollano e, a volte, al sorriso subentra il pianto.

Quando arriva il soffio di Dio, quando si intravede il suo volto o si ode la sua parola avviene tutto il contrario: la morte si dilegua, il peccato viene cancellato, le amarezze si trasformano in gioia. Dio è colui che rende perenne la nostra giovinezza e la allieta col suo amore.

Il peso della schiavitù grava su ogni uomo e il vivere quotidiano spesso stanca. Poi, come d’incanto, Dio si avvicina con la sua bontà di Padre, di liberatore, di salvatore e ritorna il sorriso e la pace.

Il sorriso più bello e la pace più profonda Dio li elargisce dall’alto della Croce per mezzo del Figlio.

 

Nicola Giordano, “Quaresima – intimità divina”, Edizioni VivereIn, 1986

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