Quaresima 2018 – Mercoledì Santo

Lode e onore a te, o Cristo, Verbo di Dio.

Salve, nostro Re, agnello mansueto.

Avevamo cominciato ad agitare i rami d’olivo della domenica precedente. Avevamo disteso per terra i mantelli perché fossero tappeti in onore del grande Re. Né si era eclissato il tripudio né avevano ritirato i mantelli dalla strada. Il Re doveva tornare trionfante e ci sarebbe stato per tutti il banchetto di festa.

I giorni passavano e in molti aumentava l’attesa. Ogni rumore era un segno e i cuori sussultavano. I cuori innamorati, naturalmente.

Solo il Re sapeva bene ogni cosa. Aveva preferito ritirarsi in disparte per prepararsi meglio alla festa. Si era ritirato a casa di amici, a Betania. E lì attendeva il momento stabilito dal Padre. Non ci doveva essere nessun ritardo, ché diversamente tutto il mondo sarebbe andato distrutto. L’amore non ritarda mai!

Ma quella sparuta minoranza, quell’intrigo di orgoglio e di sensualità stava ordendo nelle tenebre. Si ordiva il segno del bacio per tradire e si seduceva un apostolo per mercanteggiare!

Vorrei avere rami d’olivo senza monete! Ma vorrei poter dare anche un solo bacio, puro come il suo.

 

Nicola Giordano, “Quaresima – intimità divina”, Edizioni VivereIn, 1986

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