O Dio, ti ringrazio perché
non sono come gli altri uomini…
(Luca, 18,11)
Così pregava il fariseo
stando in piedi nel tempio davanti a Dio.
Mentre l’altro uomo pregava
senza alzare nemmeno gli occhi e diceva:
O Dio, abbi pietà di me peccatore.
Ciò che è più sgradito agli occhi del Signore
è il nostro confrontarci con gli altri.
Il Signore invece ricerca la sincerità
del nostro metterci dinanzi a lui,
nella nudità senza veli della nostra fragilità.
La sincerità lo attira: e ci copre allora
con il manto del suo perdono.